versi

poesie al nero poesie al bianco poesie al rosso


verseggiare č far danzare le parole, č come quando si cucina ballando: potremmo farlo senza ritmare le nostre movenze, eppure no, continuiamo a muovere il sedere.
a me capita di vomitare i versi, letteralmente. non capita spesso, e ancora meno spesso mi capita di appuntarli. alle volte mi decido a farlo perchč vorrei significare un grande argomento e non trovo modo migliore per far ascoltare cosė tanto in cosė poco tempo. solo i versi possono restringere le idee, accoppiarle o comprimerle tutte in un pacchetto, cosė che, una volta slacciato il nastro che lo serra, possano esplodere tutte insieme creando sensazioni ton-sur-ton.
ho diviso i miei pochi versi - al nero, al bianco, al rosso - per coloro che, disponendo di un po' di tempo, si trastullano a cercare aromi sconosciuti o bizzarri. l'unica mia speranza č di non far torto alle muse ed al mercurio mio per mancanza di perizia o
-peggio- per presunzione d'ingegno.


Sforzo (inutile?) del poeta provinciale

 Come t' ispira doglia,
non voglia
la musa suggerire
attimo oscuro di sentenzioso canto.
Spunti del Dio Veloce
la voce
nitida per vestire
il giovane poeta del suo manto.

 

Luigi Vittori

ab ovo